Sondaggio flamenco lanciato da “Flamenco-world”

•27 dicembre 2010 • Lascia un commento

Il primo decennio del secolo si conclude ed è tempo di fare i bilanci. e  la web del flamenco spagnola “Flamenco-world” ha deciso di farne uno tutto  flamenco.
La nostra arte preferita ha vissuto dieci hanno di intensa attività, molte cose sono cambiate, sono nate nuove stelle e purtroppo molti grandi ci hanno lasciato. Sono state create nuove tendenze sia nel cante che nel baile fino ad arrivare ad essere dichiarati Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco
La web del flamenco spagnolo lancia un sondaggio per eleggere il preferito fra una schiera di selezionati delle seguenti categorie:baile, cante, chitarra e gruppi musicali (o musicisti singoli)Se volete votare anche voi basta andare su questo link
Sondaggio Flamenco World

Muore Enrique Morente, Maestro del cante

•16 dicembre 2010 • Lascia un commento

Lo scorso 13 dicembre il flamenco ha perso uno dei suoi rappresentanti più famosi e rivoluzionari: Enrique Morente, considerato uno dei maggiori rivoluzionari innovatori del cante flamenco.
Si è spento inaspettatamente in seguito ad un’operazione all’età di 67 anni.
Nativo di Granada fin da bambino entra in contatto con le leggende del flamenco come Manolo Caracol, Juan Varea e Aurelio Selles. Grande conoscitore e amante del cante tradizionale non tarda molto però a impostare il suo lavoro di rinnovamento dell’arte jonda. Alla ricerca di nuove sonorità si avvicina alla musica cubana, al pop, al jazz fino alla techno. E’ riuscito a portare il flamenco in luoghi “improbabili” riuscendo a reinventare i classici senza risultare mai fuori luogo. Infatti Enrique Morente ha sempre comunque abbinato questa sua ricerca innovativa con il flamenco più tradizionale ed è stata questa sua continua ricerca legata comunque alla tradizione a farne un cantaor decisamente innovativo. Possiamo dire che insieme a Camaron de la Isla è stato sicuramente il più grande innovatore di quest’arte.
Famosissima anche la figlia, Estrella Morente conosciuta al  grande pubblico fra le altre cose anche per aver dato voce a Penelope Cruz nel film di Pedro Almodovar “Volver” che nel film appunto canta l’omonima famosissima canzone.

Il Flamenco è Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco

•19 novembre 2010 • Lascia un commento

Dal 16 novembre 2010 il Flamenco entra a far parte ufficialmente delle arti universali.
L’Unesco infatti ha inserito la nostra amata arte nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale  Immateriale dell’Umanità.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha riconosciuto i valori culturali del  genere musicale originario della Spagna meridionale, l’Andalusia, a Naurobi (Kenya).

La nomina è stata sostenuta da migliaia di firme arrivate da tutto il mondo attraverso una petizione lanciata sul web e sostenute oltre che dai principali artisti di quest’arte e da istituzioni pubbliche spagnole. Più di 30.000 persone provenienti da 60 paesi hanno votato la candidatura hanno infatti votato on-line.

Il flamenco è universale  perché nel flamenco sono presenti tutti i sentimenti dell’essere umano. Dall’amore, alla solitudine, al dolore, l’allegria e la morte. Il flamenco rappresenta quindi lo stato dell’animo umano. Da qui la sua affinità con l’umanità intera.
Questo riconoscimento ufficiale come patrimonio dell’Umanità è un orgoglio per tutti coloro che sentono il flamenco come una forma di vita. Per coloro per i quali il flamenco è  molto di più di una musica ed una danza bella ed emozionante. Per tutte le persone che vivono nella culla del flamenco, l’Andalusia, e per le quali il flamenco rappresenta la propria identità.

Inoltre è un riconoscimento che è doveroso dedicare a tutti i Grandi del Flamenco, soprattutto quelli che non ci sono più e che hanno fatto sì con la loro arte e la loro personalità che oggi il flamenco sia arrivato ad essere quello che è, grande e universale.

Mi primer Olé: i bambini e il flamenco in tv

•12 settembre 2010 • Lascia un commento

Il flamenco, soprattutto in Andalusia, non è una prerogativa degli adulti ma fin da piccoli i bambini si avvicinano al cante, alla chitarra ed al baile con molta facilità e naturalezza. Non è raro vedere bimbi di pochissimi anni già bailar con mucho arte.
Basta passare un pò di tempo in Andalusia e ci si rende conto di quanto i bimbi apprendono la loro arte facilmente. Ma se non ne abbiamo la possibilità e vogliamo averne un assaggio dalla poltrona di casa nostra, sul canale televisivo Canal Sur c’è un programma “Mi primer Olé” che ci da l’idea del livello artistico che hanno alcuni bambini andalusi già in tenera età.
“Mi Primer Olé” è un programma concepito per far conoscere i valori del cante e del baile flamenco. I partecipanti sono bambini  che hanno fra i 6 e i 14 anni e si avvicinano al flamenco, candidato dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Attraverso i diversi palos, cone bulerias, tangos o fandangos, ogni puntata presenta quattro proposte in gara: due di baile e due di cante. Inoltre il programma è arricchito dalla presenza di varie accademie di baile, peñas flamenche e il prestigio di alcuni professionisti e nomi illustri del flamenco che aiutano i giovani partecipanti. Citiamo la presenza ad esempio di Matilde Coral e José Mercé.

Visibile in CANAL SUR e ANDALUCIA TV (Satellite e Internet): Venerdì , alle 22:15

Le regole del baile flamenco

•13 agosto 2010 • Lascia un commento

Nel Flamenco esiste un codice di comunicazioni che determina la successione delle varie parti o azioni all’interno del baile .E’ molto importante sapere però che anche nel baile più coreografato  rimane comunque un margine di improvvisazione, poiché nel Flamenco l’interazione fra cante, chitarra e baile è costante e può accadere che ci si debba “coordinare” durante l’esecuzione.

Normalmente la chitarra deve seguire il cante, se sta accompagnando solo un cantaor e non c’è il baile, mentre se vi è qualcuno che danza tutti i musicisti dovranno seguirne i segnali. E’ pertanto fondamentale che chi balla sappia “mandar”, comandare ovvero inviare i giusti “segnali” ai musicisti.
Dato che, soprattutto al giorno d’oggi, la varietà di stili e di forme nel baile è infinita, e si può dire davvero che ogni bailaor abbia un suo stile personale, è assolutamente necessario che chi balla conosca l’estetica della danza, nelle sue forme di chiudere e definire il compás, di fermarsi, di produrre i suoni, di marcare il ritmo, di camminare.
Altro aspetto estremamente importante per un bailaor di flamenco è lasciarsi andare all’espressione, senza nascondersi dietro le forme interpretando con sensibilità la musica e il cante. Deve essere presente e mettersi in gioco, a prescindere dal livello delle sue capacità tecniche: non esiste nel Flamenco la forma senza il contenuto. Non ci sono immagini estetiche da riprodurre. Potremmo estremizzare dicendo che qualsiasi gesto può essere flamenco, se ha in sé l’intenzione e se chi lo compie è totalmente presente dentro il corpo.

L’adattabilità e l’aderenza ai codici è fondamentale al bailaor per recuperare nelle situazioni in cui i musicisti non entrino nel modo previsto, o il cantaor canti, per sbaglio o seguendo l’ispirazione dle momento, una letra di durata diversa da quella concordata.

Le regole del Flamenco sono molto variabili e perciò ottimo sistema per per perfezionare il proprio modo di ballare è ascoltare molta musica flamenca e vedere molti spettacoli. Da ogni bailaor/bailaora si potrenno cogliere sfumature e tecniche interpretative diverse.

Biennale del flamenco 2010 – Siviglia

•27 luglio 2010 • Lascia un commento

Tutti gli appassionati di flamenco lo sanno: anno pari corrisponde ad anno di Biennale del Flamenco a Siviglia.

Dal 15 settembre-9 ottobre si terrà infatti la XVI edizione della Biennale di Flamenco di Siviglia. Per circa un mese Teatro de la Maestranza, Teatro Centrale, Teatro Lope de Vega, Teatro Alameda e Hotel Triana ospiteranno il meglio del flamenco andaluso nella sua manifestazione più importante e conosciuta a livello internazionale.

La Bienal de Flamenco de Sevilla 2010 prevede circa 50  produzioni, di cui circa 20 saranno anteprime. I progetti presentati sono stati quasi 300.
L’ edizione di quest’anno vuole essere più concentrata sul cante, infatti non per niente, il tema della Biennale è “Flamenco de viva voz.”
Ci saranno artisti come María Pagés, Andrés Marín, Rocío Molina, Eva La Yerbabuena e Israele Galván al baile. Per quanto riguarda i cantanti, ci saranno tra gli altri David Lagos, La Tremendita, Rocío Bazán, Antonio Campos e Miguel Poveda. Nella sezione chitarra, tra gli altri, Manolo Sanlucar.

Il galà di apertura quest’anno è affidato al cantaor Miguel Poveda e si terrà in una location d’eccezione: la Plaza de Toros de la Maestranza: Mentra e a chiudere la rassegna il giorno 9 di ottobre sarà il grande chitarrista Paco de Lucia.

Vedi il programma dettagliato giorno per giorno nella pagina dedicata.

Per infomazioni, acquisto biglietti :

www.bienal-flamenco.com

Sevillanas – la danza popolare andalusa

•8 Maggio 2010 • 1 commento

Le  Sevillanas sono danze di coppia (non necessariamente uomo-donna) di origine popolare e appartenenti alla tradizione andalusa. Si compongono di quattro brevi danze, particolarmente aggraziate e vivaci, ciascuna caratterizzata da una speciale coreografia ma tutte accomunate a alcuni tipici passi.
Originariamente era un ballo di coppia in cui il gioco di seduzione era predominante tanto che le quattro sevillanas venivano associate ai vari momenti della relazione amorosa che così si potrebbero schematizzare:
1° sevillana: “l’incontro”
2° sevillana: “la seduzione”
3° sevillana: “il litigio”
4° sevillana: “il riavvicinamento”

In Spagna vengono danzate da tutti, giovani e non, in contesti di  fiesta e dunque nelle piazze, in riunioni di amici, ai matrimoni, ai battesimi, nei bar e nei locali. Due importanti contesti sono inoltre la tradizionale “Feria de Sevilla”, quando l’intera popolazione sivigliana indossa i costumi tradizionali e danza per le vie della città per un’intera settimana  e il “Rocìo” dove alla Vergine vengono dedicate le  sevillanas  più commoventi, danzate da tutti intorno ai fuochi improvvisati sul percorso del pellegrinaggio.

Esistono vari stili di sevillanas a seconda del tema trattato (nel canto). Eccone alcuni esempi:

Sevillanas de Feria: sono le più popolari. Si ballano e cantano durante la Feria de Abril a Siviglia e nelle altre Fiere andaluse.

Sevillanas Rocieras: tipiche del Rocìo cioè cantate durante il pellegrinaggio alla madonna del Rocìo, quindi più lente. Si cantano e ballano durante il cammino.

Sevillanas Corraleras: si cantavano e ballavano nei cortili delle fattorie. Sono molto popolari e semplici.

Sevillanas Marinera: tipiche della coste di Cadiz e Huelva. Parlano soprattutto del mare.

Sevillanas Biblicas: trattano temi dell’Antico Testamento (le Liturgicas trattano temi della Semana Santa).

Sevillanas Boleras: chiamata anche Sevillanas Dobles. Presentano maggiori difficoltà nel baile. Sono viste come sevillanas più accademiche.

Questa danza in andalusia è talmente diffusa e popolare che il famoso regista Carlos Saura nel 1992 dedicò loro un film dal titolo appunto “Sevillanas”

Los Vivancos al Teatro Smeraldo di Milano dal 20 aprile al 2 maggio

•19 aprile 2010 • 1 commento

Los Vivancos sono  considerati dal grande pubblico  il nuovo “fenomeno” del flamenco moderno  acclamati  e ricercati in tutta Europa. Si parla di loro  come fu a suo tempo per Joaquin Cortes.

Questo gruppo spettacolare e innovativo è caratterizzato da una peculiarità unica nel panorama artistico internazionale: i sette membri della compagnia (Elias, Josue, Josua, Christo – volto noto al grande pubblico per la partecipazione al programma “Amici” dell’edizione 2007 – Aaron, Israel e Judah) sono infatti fratelli. Il loro modo di stare in scena e il loro straordinario affiatamento, non possono che derivare da un apprendimento naturale, elaborato istintivamente sin dalla più tenera età.

“7 hermanos” è uno spettacolo innovativo e originale che mescola musica e danza. La base è il flamenco, nella sua evoluzione moderna, mescolato a una gamma di stili di danza che vanno dal funk al balletto, che i 7 fratelli padroneggiano con grande virtuosismo e presenza scenica.

Accompagnati sul palco da un quintetto di musicisti, i fratelli Vivancos sanno fare tutto e sorprendentemente bene: suonano strumenti musicali con maestria, danzano con forza, ritmo e grazia, e soprattutto sono dotati di grande carisma.

Apollinei e dotati ciascuno di una personalità originale, i sette fratelli esprimono in questa loro prima opera, durante gli oltre novanta minuti di spettacolo, un eccezionale senso del ritmo, una presenza che in ogni momento sottolinea la forza, la sensualità e tutta la grinta vibrante della loro giovinezza e del loro talento.

Sul palco, i 7 ballerini sono accompagnati da un quintetto di musicisti:

Omar Acosta flauto, ewi
Angelica Leiva “La Tremendita” voce
Franco Bianco
percussioni
Carlos Orgaz
chitarra
Adolfo Delgado pianoforte

MILANO – Teatro Smeraldo 20 aprile – 2 maggio

Per info, Prenotazione e Vendita:

Sara Baras annuncia il suo momentaneo allontanamento dalle scene: “Voglio diventare madre”

•3 aprile 2010 • Lascia un commento

La nota bailaora gaditana Sara Baras, stella internazionale del flamenco, ha annunciato che da maggio si ritirerà dalle scene perchè vuole avere un figlio.

Ma prima della sua “pausa meternità” la Baras porta in scena “Esencia”, uno spettacolo in cui ripercorre i suoi 12 anni di carriera mettendo in scena i brani migliori dei suoi spettacoli; il tutto in una chiave nuova e rivisitata.

Tra i brani che si possono ammirare in “Esencia”  ricordiamo : la celebre “Farruca” di Sensaciones, la “Buleria” di Mariana Pineda, la potente “Soleà” di Juana la Loca l’ “Alegrias” di Sabores – solo per citarne alcuni.

Le prossime date di “Esencia” saranno in Spagna:

fino al’ 11 di aprileMadrid. Teatro Häagen
17e 18 aprile Palma de Mayorca. Auditorio
Dal 21 al 25 aprile Cádice. Gran Teatro Falla

La Baras ha dichiarato che per lei la maternità è una priorità assoluta e arrivata all’età di 38 anni non vuole correre il rischio di non potere avere un figlio. Per questo, ritenendo incompatibile il suo baile con la gravidanza, ha deciso di ritirarsi dalle scene per un pò di tempo (parla di un paio d’anni) e cercare la maternità.

Paco de Lucia riceverà la Laurea ad Honorem dal Berklee College of Music de Boston (USA)

•30 marzo 2010 • 1 commento

Il chitarrista e compositore gaditano Paco de Lucia sarà il primo artista spagnolo a ricevere la laurea ad honorem dal Berklee College of Music, Università privata di Boston (Massachusetts, USA). Un riconoscimento che riceverà il prossimo 8 maggio  con queste motivazioni: “la sua musica e la sua visione artistica hanno influenzato generazioni di musicisti contribuendo a diffondere il flamenco a livello internazionale“.

Paco de Lucia diventerà così il primo uomo spagnolo a ricevere questo riconoscimento, e si aggiungerà a nomi come David Bowie, Sting, Phil Collins, Aretha Franklin, Chick Corea, Ruben Blades, George Benson, B . B. King, Quincy Jones, Steve Vai, Paul Simon, Pat Metheny, Steve Winwood, Steven Tyler, Herbie Hancock ed altri grandi figure. La cerimonia di laurea si terrà presso l’Arena Agganis alla Boston University, un luogo con una capacità di più di 6. 000 spettatori. In giorno prima, il 7 maggio sullo stesso palco, un  gruppo di studenti del Berklee College of Music per omaggiarlo eseguiranno alcune sue composizioni.

Per il cantaor Enrique Morentenessuno in questa professione è più meritevole di questa distinzione”.

La cantaora Carmen Linares ha detto che “il flamenco di oggi è più orgoglioso che mai per questo riconoscimento  ad un musicista universale”.

Il chitarrista Tomatito ha anche precisato: “Se la valutazione è da 1 a 10, Paco de Lucia merita un 15. Il suo contributo al flamenco sarà presente per molti secoli e servirà da riferimento per le generazioni future”, ha aggiunto Tomatito, per il quale tale riconoscimento dovrebbe essere motivo d’orgoglio per tutti gli artisti flamenchi.

Ed il fatto che Paco de Lucia sia un artista di fama internazionale e raccolga successi ovunque vada è stato confermato dai dati di  vendita dei biglietti per il suo concerto che chiuderà quest’anno la sedicesima edizione della Bienal de Flamenco de Sevilla. I biglietti per il concerto previsto per il 9 ottobre al Teatro de la Maestranza, sono andati esauriti in poche ore.